WORK IN PROGRESS di CALDER / KENTRIDGE

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Dall’11 al 15 settembre 2019 al Teatro dell’Opera di Roma


WORK IN PROGRESS

di Alexander Calder

Ideazione e regia di
William Kentridge

immagini teatrali coordinate da Giovanni Carandente
e presentate da Filippo Crivelli
su musiche elettroniche di Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi, Bruno Maderna


“Pure gioie di equilibrio” – così Andrè Breton definì l’opera di Calder – e Work in Progress, unica sua esperienza creativa in un teatro d’opera, ne è forse la dimostrazione più esemplificativa.

L’evento teatrale, voluto dall’allora direttore artistico Massimo Bogianckino e andato in scena l’11 marzo 1968 con la regia di Filippo Crivelli, rimane un unicum nella storia del Teatro dell’Opera: una sequenza di suggestioni e immagini che l’artista statunitense, inventore dei mobiles, ideò giorno per giorno, durante la sua permanenza a Roma, intervenendo in prima persona, anche artigianalmente, sui materiali di scena. “Ho deciso di chiamare questo progetto Work in progress, un titolo già sentito ma non compromettente”. Un vero lavoro in corso che subì varianti e aggiunte durante la realizzazione.

Privo di un vero e proprio soggetto, lo spettacolo ha una trama ricca di sorprese imprevedibili: la natura con il sole e la luna, il mare con la sua fauna, fiori e uccelli che cinguettano, ma anche il ritmo veloce della vita con i ciclisti che disegnano arabeschi colorati. A supporto della parte visiva, Calder scelse le evocative musiche elettroniche di Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi e Bruno Maderna, creando così una simmetria tra collage sonoro e collage visuale. “Avrei potuto chiamarlo La mia vita in diciannove minuti” disse quando finalmente lo vide in scena.


Info e Biglietti

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